Avrebbero potuto dedicarsi ad altri pazienti, più facili, con meno problematicità.
Ma hanno scelto i nostri ragazzi, i cosiddetti neuroatipici, neurodiversi, disabili, chiamali come vuoi, loro li chiamano amici.
Sto parlando di quei grandi professionisti del reparto di odontoiatria di comunità dell’ospedale di Piove di Sacco, capitanati dal dottor Claudio Gallo.
Oggi con lui una chiaccherata al telefono che ha trasformato in luce una grigia giornata.
Il loro progetto per il bambino autistico e non solo di avvicinarlo alle cure odontoiatriche prevede un accostamento graduale fatto di consigli ai genitori, di visite al reparto ogni due mesi, di prove divertenti in poltrona. Ma non si ferma qui questa eccezionale equipe. Altri progetti in vista per dare serenità a tutta la famiglia.
E poi in questo periodo che ci vede tutti molto provati, soprattutto le famiglie con figli disabili, c’è la speranza di poter dare sollievo ai casi più importanti e continuare con le dovute precauzioni anche se ci fosse un prossimo lockdown. Il desiderio di non fermare completamente il reparto.
Un respiro d’aria pura per le famiglie il sorriso speciale che pur al telefono immagino illumini gli occhi del primario e dei suoi collaboratori.
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