PeopleAut – autismo e autonomie

(Progetto finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali)

Obiettivi e descrizione del progetto

Attraverso questa proposta che si snoda all’interno del territorio della Riviera del Brenta, del miranese e di alcuni comuni limitrofi vogliamo lavorare sul tema e il sostegno all’inclusione sociale, che in questo caso vede come focus la disabilità intellettiva all’interno dello spettro autistico che caratterizza l’esperienza e l’attività dell’Associazione Famiglie e Abilità. Obiettivo del progetto è valorizzare le autonomie dei nostri ragazzi 8-20 anni all’interno del territorio rivierasco e del miranese attraverso alcune macro-azioni nelle quali essi possano mettersi in gioco e nel contempo condividere queste occasioni con altre persone della loro età (giovani) e altri “attori” propositivi, ma talvolta fragili e involontariamente marginalizzati quali gli anziani.
Questo approccio, l’abbiamo visto in particolare negli ultimi anni, se lo si vuole davvero concretizzare superando la categoria scritta di “inclusione sociale”, nel mondo dell’autismo necessita di proposte sperimentali, di tentativi migliorabili che possano in futuro divenire prassi ripetibili, consolidate ed esportabili in un contesto, quello dello spettro autistico appunto, che ancora è poco noto e codificato.
Il progetto PeopleAut vuole puntare su giovani (in particolare come volontari), disabili ed anziani non più solo con interventi specifici, ma con azioni che da un lato mirino a colpire gli effetti della pandemia e dall’altro a costruire una nuova modalità “attiva” di gestione delle azioni che sfrutti le competenze, le capacità e le autonomie – partendo dai soggetti autistici – dei tre gruppi di beneficiari.
Il progetto PeopleAut si focalizza, quindi, sulla socializzazione e creazione di relazione come fine principale; si ritiene che le singole azioni vadano strutturate proprio al fine di favorire questi due elementi, che permetteranno di rendere le proposte stesse maggiormente efficaci e sostenibili sul medio termine.
L’altro asset importante sarà il lavorare sulle capacità residue e le autonomie dei beneficiari principali del progetto; ciò non solo per la valenza nel quotidiano che possono avere questi due elementi ma soprattutto per l’aspetto psicologico di consapevolezza di sé e per il ruolo attivo nella comunità che ciò comporta.
Il progetto andrà quindi a ridurre l’isolamento sociale e le conseguenze ad esso legate; formazione, monitoraggio delle relazioni e coinvolgimento attivo saranno gli elementi base su cui ogni azione insisterà.
Da questa unitarietà e modalità operativa di intenti, dalle risorse già presenti (esperienze, obiettivi, rete di collaborazione) sono nate le idee che hanno portato alla strutturazione del progetto.

OrtoLab23

Gestione di un’attività di orto rivolta a giovani volontari, disabili con neurodiversità, anziani. La gestione di un orto estivo permette di effettuare un’attività all’aperto ove oltre alle competenze tecniche si mettono in gioco capacità di progettazione, spirito di gruppo, attenzione verso l’altro. L’attività prevede momenti specifici di formazione, di relazione, di contatto con la comunità del luogo e dei paesi limitrofi (in particolare in fase di distribuzione dei prodotti). Sono previsti 3 incontri settimanali di 2 ore ciascuno ove uno o due operatori aiutano il gruppo (una quindicina di disabili con neurodiversità, una decina di volontari ed alcuni anziani) a gestire l’attività e a creare relazione. L’ultima parte dell’incontro è dedicata ad un momento di ristoro auto-organizzato. Il progetto si svolgerà a Camponogara (via Arzerini).

Turismo inclusivo

a. rivolto principalmente a volontari delle scuole medie di secondo grado e adolescenti disabili. Attraverso uscite nel territorio di vario tipo il gruppo potrà esplorare i luoghi limitrofi e confrontarsi con le varie realtà. Questa azione oltre a lavorare sulle autonomie e relazioni dei partecipanti vuole contribuire alla diffusione della cultura dell’inclusione e della capacità di progettazione e organizzazione.
b. rivolto a lavorare sul riappropriarsi del territorio da parte dei beneficiari del progetto; verranno organizzate escursioni in bicicletta (anche col supporto dei contributori), nel territorio dei Comuni che beneficeranno del progetto al fine di riprendere possesso del territorio e sviluppare la conoscenza ed il senso di appartenenza allo stesso. Inoltre verrà organizzata una giornata ove la Riviera sarà vissuta dall’acqua tramite un percorso in battello. In tale occasione si metteranno insieme i differenti beneficiari delle varie attività di progetto al fine di rafforzare le relazioni.

SuperAbilmente

a. l’azione avrà come focus lo svolgimento in gruppo di attività sportive focalizzate per anziani e disabili al recupero e sviluppo di competenze motorie specifiche. Oltre ad organizzare attività sportive al chiuso e all’aperto, verrà messo a disposizione uno spazio per la socializzazione e la creazione di momenti insieme collaterali all’attività ricreativo/sportiva stessa.
b. l’attività prevede l’organizzazione di incontri in cui praticare movimento in parchi pubblici. Saranno organizzati in alcuni comuni con cadenza regolare delle sessioni di movimento all’aperto a cui potranno partecipare i beneficiari diretti del progetto ma anche i cittadini.

Trasparenza

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