Ecco come passa le sue giornate di quarantena un insegnante.
E sì signori, perché noi non siamo in FERIE come pensa qualcuno. Siamo impegnati nella cosiddetta Didattica a Distanza.
Una didattica nuova che, nella maggior parte dei casi, ci coglie impreparati. Una didattica necessaria ma fredda! Una didattica che mette in gioco nuove competenze ma che ci priva del contatto umano. Una didattica che non volevo e non mi appartiene ma che con fatica mi obbligo a fare.
Quindi se vi chiedete ancora cosa facciamo ecco!
Io accendo il pc alle 08:30 del mattino (orario scolastico) e se va bene lo spengo all’ora di cena (ben oltre l’orario scolastico) perché mio marito brontola! Perdo anzi IMPIEGO ore su ore per cercare di proporre attività che motivino i miei alunni e tengano alto in loro l’interesse verso la scuola. Perché se è vero che non esistono linee guida per la didattica a distanza è pur vero che noi abbiamo l’obbligo professionale e morale di tener alta la motivazione dei nostri alunni.
Quindi non permettetevi di dire o insinuare che a noi insegnanti va bene questa situazione.
Che ne sapete di come ci sentiamo? Di quanto ci mancano i nostri bambini, i loro sorrisi sdentati, le loro vocine stridule, il calore dei loro abbracci e le risate fatte insieme!
Che ne sapete????
Io ho SCELTO di essere LA MAESTRA e adesso onestamente non sento di svolgere bene il mio lavoro perché sono in debito verso i “miei bambini”.

Maestra Giusy

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